“Preoccupa grandemente l’impennata dell’inflazione, che ha raggiunto livelli che non si registravano nei paesi avanzati da decenni. Secondo gli ultimi dati disponibili, l’aumento dei prezzi al consumo ha superato l’8 per cento negli Stati Uniti nel mese di settembre e ha quasi raggiunto l’11 per cento nell’area dell’euro in ottobre, in base a una stima preliminare. In Italia l’inflazione corre anche più della media: nella definizione armonizzata essa è stata in ottobre pari al 12,8 per cento”, spiega il direttore generale della Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini, in occasione della 54ª Giornata del Credito organizzata dall’Associazione Nazionale per lo Studio dei Problemi del Credito.
“Alla forte accelerazione dei prezzi le banche centrali hanno risposto avviando una normalizzazione delle condizioni monetarie, orientata a riassorbire l’elevato accomodamento deciso per contrastare gli effetti della pandemia. Questa azione è necessaria – aggiunge Signorini – per mantenere ancorate le aspettative e riportare l’inflazione in linea con la definizione di stabilità dei prezzi nel medio periodo adottata nelle principali economie avanzate”.