“La guerra ha avuto un effetto anestetico, ha ridotto le tensioni politico-finanziarie internazionali in nome del fronte comune. Nel decennio precedente, sul piano economico, la ricetta era stata quella di stampare moneta, ridurre i tassi a zero, la Bce avevaviolato le regole dell’euro comprando titoli di Stato. Di conseguenza, si era compressa artificialmente l’inflazione. Ma ora tutto è in cambiamento, quella tendenza è contraria. Bisogna gestirla. Alla premier va dato atto di avere intuito l’intensità della mutatio rerum”. Così Giulio Tremonti, ex ministro dell’Economia, in una intervista a Repubblica. “C’è un caos globale, non un complotto”, aggiunge riferendosi al governo Meloni. Poi spiega. “La situazione è difficile, qualcuno aveva sperato che l’Italia fosse la locomotiva d’Europa e non è vero. Però non credo che la nostra economia sia messa peggio delle altre, ad esempio della Germania, costretta a fronteggiare la crisi del suo modello economico: import di energia a basso costo dalla Russia ed export di prodotti di alto valore in Asia. E un debito pubblico rilevante ce l’ha pure la Francia”.