Parlando di recessione, Marco Tronchetti Provera, vicepresidente esecutivo di Pirelli, dice: “È un miracolo che non si sia manifestata già in modo significativo. Il nostro cuscinetto sono i fondi del Pnrr e quelli strutturali europei: la manovra imposta dal governo va valutata nell’ambito delle risorse generali di cui disponiamo. Ma qui si introduce l’eterno tema dell’attuazione dei progetti approvati che devono essere realizzati bene e in fretta”. Lo scenario che profila nell’intervista a La Stampa non è positivo: “Guerre a parte, dipende da come si muoverà l’economia cinese e di conseguenza l’economia tedesca che è molto dipendente da Pechino, come noi che siamo molto dipendenti da entrambe. Abbiamo le munizioni per evitare una grave recessione, ma siamo condizionati da un quadro generale in cui siamo spettatori e non attori”, sottolinea. Tronchetti aggiunge poi che “in un ambiente recessivo, dove l’unica leva che viene utilizzata è monetaria, a livello macro in Europa le possibilità di superare un rallentamento dell’economia sono basse. L’inflazione era partita in modo apparentemente sano per la ripresa post pandemia, ma dopo la guerra in Ucraina e la fiammata delle materie prime, è stata usata solo la leva monetaria. In America è andata diversamente. L’inflazione è rimasta principalmente da domanda. L’hanno bilanciata aumentando i tassi, ma anche con una abbondante iniezione di dollari”.