“Col cambio di regime in Iran si rischia lo scenario Libia o Yemen”.Lo dice David Petraeus, ex capo della Cia e del Central Command, che suggerisce di “usare la forza per costringere Teheran ad accettare l’accordo nucleare proposto dagli Usa”. In un’intervista a Repubblica spiega che l’obiettivo di Nethanyahu è l’eliminazione del “programma nucleare. Nessuno verserebbe una lacrima se il regime venisse rovesciato, ma credo che le probabilità che ciò accada non siano elevate”. Poi su Trump che ha riunito i consiglieri aggiunge: “Se l’Iran rispondesse di voler tornare al tavolo delle trattative, dovrebbe accettare le condizioni dall’inviato Witcoff, ovvero non solo rinunciare all’arricchimento, ma smantellare tutto il programma nucleare. Gli Usa sono ora in una posizione molto più forte e credo che Teheran lo riconosca. Israele ha la superiorità aerea, può continuare a distruggere le infrastrutture nucleari, ma anche quelle dell’energia”. E ancora: “Le quattro strutture nucleari sotterranee non ancora attaccate dovranno essere distrutte, o come risultato dei negoziati, oppure dell’aiuto fornito dagli Usa a Israele”.