A gennaio 2025 si stima una crescita congiunturale più ampia per le importazioni (+3,2%) rispetto alle esportazioni (+0,6%). Il moderato aumento su base mensile dell’export è sintesi di un incremento per l’area Ue (+1,8%) e di una lieve riduzione per l’area extra-Ue (-0,6%). Lo riporta Istat. Nel trimestre novembre 2024-gennaio 2025, rispetto al precedente, sia l’export sia l’import crescono del 2,2%.
“La moderata crescita congiunturale dell’export è sostenuta dalle vendite verso l’area Ue; l’aumento su base mensile dell’import, invece, coinvolge entrambe le aree, Ue ed extra-Ue”, commenta Istat. “Su base annua, la crescita dell’export in valore è trainata soprattutto dalle maggiori vendite del settore farmaceutico, mentre un freno deriva dalle minori esportazioni di autoveicoli, prodotti della raffinazione, abbigliamento e macchinari. II forte incremento tendenziale dell’import è per oltre la metà determinato dall’aumento degli acquisti di prodotti chimici, metalli di base e prodotti in metallo e prodotti farmaceutici”, continua l’istituto di statistica.
“L’andamento degli scambi con l’estero, a inizio 2025, si traduce in un disavanzo commerciale molto contenuto. In lieve peggioramento il deficit energetico”, prosegue Istat. “I prezzi all’import segnano un nuovo aumento congiunturale e mostrano un’accelerazione della crescita tendenziale. Spiegano tali dinamiche i rialzi dei prezzi dei prodotti energetici (in particolare petrolio greggio) e dei beni intermedi”.
(Segue)