“La qualità dell’aria rappresenta un fattore capace di influenzare il benessere soggettivo e la soddisfazione espressa per la propria vita (Ferreira et al. 2013). Nell’indagine qui presentata, è stato chiesto agli individui di indicare il proprio livello di soddisfazione per la qualità dell’aria della propria città”, si legge nel rapporto Istat sulla qualità della vita nelle città. Ai primi due posti di questa classifica “troviamo Cagliari e Sassari (con, rispettivamente, il 90,9% e l’89,5% di residenti soddisfatti per la qualità dell’aria), seguite da Helsinki (Finlandia), Rostock (Germania), Reggio di Calabria, Oulu (Finlandia), Aalborg (Danimarca), Bialystok (Polonia), Perugia. Tutte queste città (con l’eccezione di Perugia) si caratterizzano per la prossimità al mare. Risultano invece meno soddisfatti, come prevedibile, gli abitanti di città densamente abitate (come Firenze, Catania, Verona, Bologna, Palermo, Venezia, Napoli, Roma, Torino e Milano) e di città industrializzate, tra le quali Bergamo, Parma e Brescia. Il valore più basso in assoluto è quello rilevato a Taranto (6%) che è anch’essa, com’è noto, sede di industrie nazionali”.
Per quanto riguarda l’inquinamento acustico, le percentuali più basse di persone soddisfatte per i livelli di rumore sono espresse dai residenti di alcune città dell’Italia meridionale, come Catania, Palermo, Taranto, Napoli, Messina, ma anche da quelli di Milano, Bucarest, Atene, Sofia, Roma, Parigi, Madrid, Genova.