Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento, sostiene che “da quando ha vinto Mamdani a sinistra non si parla d’altro che di come tassare i patrimoni. Facciamo come negli Usa, sostengono. Per noi questa ipotesi non esiste, è controproducente. Non saremo il governo che aumenta le tasse. L’Italia non è gli Stati Uniti, né New York. Se poi Schlein e Conte hanno idee migliori per reperire altre risorse, ce lo dicano. Finora, di idee brillanti non ne ho viste. Solo fantasie”. In un colloquio con Repubblica aggiunge: “Il ceto medio non è il ceto ricco. Chi guadagna 40 o 50 mila euro lordi non è ricco: è ceto medio-basso. L’idea è tagliare l’Irpef per loro. Noi siamo per una politica dei conti in ordine, quella che garantisce stabilità, ci ha consentito di abbassare lo spread e migliorare il rating”. Per Ciriani c’è spazio per modificare la manovra: “Qualche spazio ci sarà. Ma saranno correttivi mirati, perché la strada è strettissima. Non ci sono soldi da buttare”.