L.Bilancio, Cofferati: Così non corrisponde a bisogni Paese, manca obiettivo crescita

“La priorità assoluta è il merito delle politiche economiche e sociali, e se il sindacato non condivide le scelte del governo, è fisiologico che si opponga alla loro attuazione, e che indichi le alternative, sostenendole con iniziative di lotta. Aggiungo che la normale attività sindacale in un quadro di disagio e di sofferenza economica di larga parte della popolazione diventa oggettivamente più difficile”. Lo dice Sergio Cofferati, segretario mdella Cgil dal 1994 al 2002. Inn un colloquio con Repubblica aggiunge sulla legge di Bilancio: “Così com’è stata costruita non corrisponde affatto ai bisogni del Paese. Non aiuta l’Italia in nessun modo a reggere l’impatto delle trasformazioni e dei cambiamenti. Quando si prescinde dagli obiettivi di merito si fa del danno. Una questione molto delicata, e importante, è quella della qualità di quello che si fa: su ricerca e sviluppo non c’è niente. Non c’è una politica che abbia come obiettivo la crescita, ci sono solo piccoli aggiustamenti, con l’aggravante che gli effetti danno un vantaggio, in ogni caso non adeguato, ai redditi alti; quelli medi e quelli bassi non sono per nulla coinvolti”. Infine sulla patrimoniale Cofferati spiega: “Chi ha di più dovrebbe contribuire di più: le modalità possono essere tante e diverse tra di loro”.