“L’Italia considera il Marocco un partner d’elezione, data la profondità delle relazioni bilaterali tra i due Paesi”, ha dichiarato il Ministro Lollobrigida alla stampa al termine dell’incontro bilaterale con il Ministro dell’Agricoltura, della Pesca Marittima, dello Sviluppo Rurale e delle Acque e Foreste, Ahmed El Bouari, a margine della 12a riunione ministeriale del Centro Internazionale di Alti Studi Agronomici del Mediterraneo (Ciheam).
Il ministro ha inoltre sottolineato i legami storici tra l’Italia e la comunità marocchina residente sul suo territorio, una diaspora dinamica e integrata che contribuisce attivamente allo sviluppo e alla diversità economica dell’Italia. Il ministro italiano ha inoltre sottolineato come questo partenariato sia di crescente importanza in un momento in cui l’Africa sta lavorando per aumentare l’autosufficienza alimentare e il valore aggiunto della sua produzione agricola.
Lollobrigida ha anche sollevato la questione cruciale della gestione delle risorse idriche, osservando che si tratta di una sfida centrale per l’Italia e per l’intera regione mediterranea, che si trova ad affrontare siccità ricorrenti e una crescente scarsità di risorse idriche. In questo senso, ha espresso la volontà del suo Paese di collaborare con gli esperti marocchini nella gestione delle risorse idriche, ribadendo l’impegno dell’Italia a favore di soluzioni innovative e di pratiche agricole resilienti e sostenibili, al fine di lavorare insieme per affrontare le sfide ambientali condivise.
Durante l’incontro, i due ministri hanno esaminato diversi dossier congiunti e discusso le principali questioni regionali di interesse comune relative all’area mediterranea, con particolare attenzione alla cooperazione in materia di agricoltura sostenibile, sicurezza alimentare e gestione delle risorse naturali. Organizzato nell’ambito del tema “Un approccio mediterraneo alla sovranità alimentare: preoccupazioni e impatti sui sistemi agroalimentari sostenibili”, questo incontro ministeriale di alto livello si inserisce nella continuità dei dialoghi politici avviati dal Centro fin dalla sua creazione, ponendo l’agricoltura e l’alimentazione sostenibili al centro della cooperazione mediterranea.