“La desertificazione, i nubifragi, le frane, le temperature elevate non si possono negare. Certo, sarebbe un errore attribuirne gli effetti solo al cambiamento. C’è di mezzo la mancata manutenzione, l’assenza di pianificazione e programmazione, la carenza di risorse, e non ultima la scarsa attenzione e responsabilità da parte del cittadino. Ecco perché stamane con il presidente del Consiglio ci siamo subito trovati d’accordo nel dire che la messa in sicurezza del territorio è una priorità indiscutibile. Senza alibi per alcuno”. Così Nello Musumeci, ministro per la Protezione cibile, in una intervista a La Stampa. Il ministro parla popi degli incendi in Sicilia: “Il tema degli incendi estivi riguarda l’Italia, come ci ricordano le cronache almeno nell’ultimo decennio. E se in tutti questi anni passati non è stata curata alcuna programmazione strutturale a livello nazionale, qualche domanda dovremmo farcela. Il Ponte dell’Europa che nascerà tra le due sponde è una necessità infrastrutturale irrinunciabile per una Nazione destinata ad essere il naturale pontile nel Mediterraneo che cambia. La gestione ordinaria del territorio si fa con altri fondi e con una programmazione seria, a media e lunga durata. Da presidente della Regione ho destinato oltre mezzo miliardo di euro: ho istituito l’Autorità di bacino, attesa da trent’anni; varato la legge Urbanistica, dopo quarant’anni; l’avvio del collaudo di 18 dighe, dopo mezzo secolo; il completamento della diga Pietrarossa, ferma da 23 anni; oltre cento fiumi ripuliti dalla vegetazione; 480 milioni contro il dissesto idrogeologico; 60 milioni contro la erosione costiera; cento nuove unità destinate al Corpo delle guardie forestali. E potrei continuare”.