Re Mohammed VI del Marocco ha dichiarato il 31 ottobre una nuova festa nazionale, pochi giorni dopo il voto delle Nazioni Unite a sostegno del piano di autonomia del Marocco per il territorio conteso del Sahara Occidentale. Lo ha annunciato il Palazzo reale. Il re ha chiamato la festa “Eid al-Wahda” (Giorno dell’Unità), in riferimento all'”unità nazionale e all’integrità territoriale” del Paese, ha aggiunto il Palazzo in una dichiarazione diffusa dall’agenzia di stampa ufficiale marocchina MAP.
Questa festa sarà “un evento unificante per esprimere l’attaccamento ai valori sacri” del regno e “ai suoi legittimi diritti”, si legge nella dichiarazione.
Questa è la prima volta che Mohammed VI istituisce una nuova festa nazionale dalla sua ascesa al trono nel 1999.
Il Sahara Occidentale, colonia spagnola fino al 1975, è in gran parte controllato dal Marocco, ma è considerato un territorio “non autonomo” dalle Nazioni Unite. Per mezzo secolo, un conflitto ha contrapposto Rabat ai separatisti del Fronte Polisario, sostenuti da Algeri.
Fino ad ora, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha esortato il Marocco, il Fronte Polisario, l’Algeria e la Mauritania a riprendere i negoziati, interrotti dal 2019, per raggiungere una “soluzione politica praticabile, duratura e reciprocamente accettabile”. Ma su iniziativa degli Stati Uniti, che sono responsabili di questa questione presso il Consiglio di Sicurezza, una risoluzione adottata venerdì scorso invita le parti a discutere il piano di autonomia, ritenendolo la soluzione “più praticabile”.
Il piano, presentato da Rabat nel 2007, prevede l’autonomia sotto la sovranità marocchina per questo vasto territorio desertico.