La Commissione europea ha adottato il piano d’azione ResourceEU che mira a garantire l’approvvigionamento dell’Unione di materie prime critiche, come le terre rare, il cobalto o il litio. Il piano d’azione sosterrà in particolare progetti strategici e altri progetti pertinenti pronti a ridurre la dipendenza fino al 50% entro il 2029 per la catena del valore delle batterie, delle terre rare e delle materie prime per la difesa. “Basandosi sul Critical Raw Materials Act (Crma), l’iniziativa fornisce finanziamenti e strumenti concreti per proteggere l’industria dagli shock geopolitici e dei prezzi, promuovere progetti su materie prime critiche in Europa e oltre e collaborare con Paesi che condividono gli stessi principi per diversificare le catene di approvvigionamento”, ha sottolineato la Commissione. Il piano mira ad accelerare i progetti pertinenti e a ridurre le dipendenze strategiche. All’inizio del 2026, la Commissione istituirà un Centro europeo per le materie prime critiche per fornire informazioni di mercato, orientare e finanziare progetti strategici utilizzando strumenti personalizzati con partner privati e pubblici e fungere da gestore di portafoglio per catene di approvvigionamento diversificate e resilienti, anche attraverso acquisti e scorte congiunti. “Per proteggere il settore dalla volatilità geopolitica e dei prezzi, aumentando al contempo la consapevolezza di possibili carenze, la Piattaforma per le Materie Prime faciliterà gli sforzi delle aziende per aggregare la domanda, acquistare congiuntamente materie prime strategiche e garantire accordi di acquisto. Sono in corso lavori con gli Stati membri per un approccio coordinato dell’Ue per lo stoccaggio di materie prime critiche, con un progetto pilota che dovrebbe diventare operativo all’inizio del 2026”, ha spiegato la Commissione. (Segue)