Ormai sono due mesi che i prezzi delle materie prime sono in costante rialzo e questo è un segnale poco incoraggiante per l’inflazione. “Nell’ultimo mese in particolare c’è stata una svolta decisa al rialzo del settore delle commodities che sono le ‘sentinelle’ che ci avvisano del surriscaldamento dell’inflazione. Il movimento dell’oro non è casuale perché storicamente, in un ambiente di reflazione o stagflazione, tende ad anticipare di 18/22 mesi il movimento sui tassi”. Così Stefano Bottaioli, consulente indipendente e responsabile territoriale di una private bank. In un colloquio con il Sole 24 Ore spiega: “Non si stanno muovendo solo le materie prime come i metalli o il petrolio ma anche le soft commodities che hanno anch’esse la caratteristica di ‘anticipare’ un rialzo dell’inflazione di 3 mesi. Il rischio che molti temono è il dipanarsi di uno scenario simile a quello degli anni ‘70/’80’”.