“La cortese consuetudine del dono del Ventaglio risale al 1893. Epoca lontana, ma non riesco a fare a meno di notare che, nella vita internazionale, ci si sta avvicinando, pericolosamente, ai criteri di comportamento di quel tempo”. Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia del Ventaglio con l’Associazione stampa parlamentare. “Oggi molti protagonisti della vita internazionale aspirano a essere temuti più che stimati e ammirati – aggiunge -. Questa scelta può, forse, produrre qualche vantaggio nell’immediato ma colpisce, incrina ampiamente e forse azzera, per il futuro, fiducia, prestigio, autorevolezza; quindi, stabile ed effettiva influenza nella comunità internazionale. Vengono ignorate le esperienze che la storia presenta con evidenza – sottolinea il capo dello Stato -: autentiche lezioni, da non dimenticare; perché la vita del mondo non inizia oggi e tanto è stato già visto nel passato. I tanti elementi di novità che contrassegnano questa nostra epoca dovrebbero indurre a ben altre scelte. Basta pensare a quante sfide si presentano, nuove e globali, che tutti conosciamo per esperienza di vita. Nemici allarmanti e comuni dell’umanità – di qualsiasi Paese e regime politico – si sono presentati in questi anni e vanno contrastati e prevenuti con strumenti comuni, inevitabilmente globali”.