“Abituandosi a convivere con l’odio si rischia di diffonderlo, di renderlo inestinguibile. Qualcosa, purtroppo, è già cambiata. Credo che possa essere reale un nesso tra quei sentimenti e il crescere della violenza intorno a noi, nelle nostre società. Cicerone affermava che la storia è maestra di vita. Eppure talvolta siamo indotti a pensare che questa maestra non venga ascoltata, come quando, nel cuore dell’Europa, assistiamo al ritorno di ombre che pensavamo definitivamente superate”. Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia di scambio degli auguri di fine anno con i rappresentanti delle istituzioni, delle forze politiche e della società civile. “Occorre reagire, per riaffermare con forza e convinzione le ragioni della pace, della civiltà, della convivenza, di un mondo libero, solidale, interdipendente. Obiettivi per i quali il Governo è impegnato – come è avvenuto anche con l’efficace Presidenza del G7 – nella ricerca del dialogo e della collaborazione, con attenzione particolare nei confronti dei Paesi del Sud del mondo”, aggiunge. “Non possiamo tornare indietro, non possiamo rassegnarci al disordine e al conflitto permanente. La pace e la cooperazione sono sempre possibili”.