Nucleare, Bonelli (Avs): D’accordo con FdI, la fissione appartiene al passato

“La posizione espressa oggi da Nicola Procaccini e Fabio Rampelli, secondo cui il nucleare da fissione è una tecnologia del passato, è una notizia che accolgo positivamente. Concordo sul fatto che sia necessario investire nella ricerca sulla fusione nucleare.

Il nucleare da fissione, come quello di terza generazione avanzata (III+), la cui tecnologia in Europa è principalmente nelle mani della Francia, presenta costi elevatissimi, interamente a carico della finanza pubblica. I francesi hanno avviato nel 2006 i lavori per la costruzione della centrale nucleare con reattore di III+ a Flamanville, ma ancora oggi non sono terminati, mentre il costo iniziale di 3,6 miliardi di euro è lievitato fino a 20 miliardi di euro.” Così in una nota, è Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, che prosegue. La posizione espressa oggi da Fratelli d’Italia rappresenta una novità importante, che dovrebbe portare come conseguenza a una modifica del Pniec (Piano Nazionale Energia e Clima). Al momento, attraverso il ministro Pichetto Fratin, il Pniec prevede una quota di energia nucleare da fissione. Registro però una discrepanza evidente tra la posizione del ministro dell’Ambiente e dell’Energia, esponente di Forza Italia, e quella del partito della premier Meloni. Pichetto Fratin vuole puntare sul nucleare da fissione, mentre Fratelli d’Italia si oppone e guarda alla fusione”.

“Permane tuttavia una distanza incolmabile tra noi e Fratelli d’Italia sulle politiche climatiche e sul rallentamento delle energie rinnovabili attuato da questo governo. È proprio sulle rinnovabili che bisogna puntare, per rispondere al fabbisogno energetico, garantire energia a basso costo e affrontare efficacemente la crisi climatica. Su questo punto, ovvero consegnare il nucleare da fissione al passato, come stabilito da due referendum popolari, siamo pronti a dare il nostro contributo”, conclude Bonelli