Maire sta sviluppando un nuovo progetto relativo di chimica a neutralità carbonica con il nucleare di quarta generazione. Il gruppo presieduto da Fabrizio Di Amato ha siglato un accordo con Newcleo la società fondata dal fisico-imprenditore Stefano Buono che ha come target lo sviluppo di una nuova generazione di reattori modulari raffreddati al piombo per la produzione di energia decarbonizzata da combustibile ricavato da scorie nucleari. Assieme i due imprenditori hanno gettato le basi per produrre idrogeno e decarbonizzare l’industria chimica. Racconta Di Amato al Corriere della Sera. “Newcleo fornirà l’elettrone, grazie al nuovo reattore che utilizza i combustibili riciclati del nucleare di vecchia generazione. Noi lo inseriremo in una E-factory, vale a dire un nuovo modello industriale che sfrutta l’elettrone nucleare come forma di energia pulita, sicura e continua per realizzare prodotti chimici e carburanti a neutralità carbonica. Con questa alleanza noi ci dotiamo di un mattoncino in più per costruire una nuova filiera dell’elettrochimica a servizio della produzione di e-fuels, metanolo e fertilizzanti decarbonizzati. Il progetto è “di medio-lungo percorso per Maire che attiva una nuova forma di energia a servizio della chimica”. Nextchem svilupperà “il primo studio per la produzione di idrogeno carbon-neutral da elettrolisi. La nostra Tecnimont fornirà poi servizi di consulenza. Vogliamo giocare il ruolo di orchestratori tecnologici in esclusiva per le e-factory. La tecnologia nucleare per noi sarà un altro propellente oltre i rifiuti, il petrolio del terzo millennio. Da una parte Nextchem ha la chimica sostenibile con idrogeno, ammoniaca verde, biocarburanti, plastiche riciclabili e biodegradabili e la valorizzazione della C02. Dall’altra, la capacità impiantistica e dell’engineering di Tecnimont”.