“Si è trattato di arresti preventivi perché in questo momento la Procura vuole evitare qualsiasi problema durante i Giochi. Alla minima azione, anche simbolica, le persone vengono private della libertà e sottoposte a misure sproporzionate. Di fronte a una forte contestazione sociale, l’unico modo per il governo è di nasconderla”. Così Alexis Baudelin, avvocato di Extinction Rebellion, in merito ai sabotaggi di Parigi. Come riporta il Corriere della Sera, il ministro dell’Interno Gérald Darmanin ha confermato l’arresto, sabato, di una cinquantina di attivisti ecologisti del movimento Extinction Rebellion, sospettati di fare parte di un più ampio gruppo di 150 persone determinate a compiere azioni di sabotaggio o proteste radicali a Parigi durante i Giochi. Dopo essere stati identificati sono stati tutti rilasciati. Il sospetto è che gli attivisti possano essere stati usati da una potenza straniera come la Russia (ma nei giorni scorsi si è parlato anche dell’Iran, suo alleato nell’invasione dell’Ucraina ) interessata a destabilizzare i Giochi e la Francia.