“La soglia batterica da non superare, l’asticella, è così bassa che è davvero difficile rispettare i parametri”. Così Jean-Marie Mouchel, idrologo a Sorbonne Université e al Piren, équipe di ricerca specializzata nelle acque della Senna. Le gare di triatlhon dell’Olimpiade sono a forte rischio”Ci sono due punti importanti. Il primo è lo straripamento della rete e il deflusso dai marciapiedi quando piove. Il secondo problema è l’esistenza di vecchie parti della rete, che non sono state progettate per far fronte al futuro sviluppo urbano e che quindi sono difettose. In queste condizioni è un’impresa mantenere l’acqua della Senna a livelli accettabili per potersi tuffare”, spiega al Corriere della Sera. Irragionevole immaginare zero perdite: “È praticamente impossibile, ma sarebbe necessario per rientrare nei criteri di balneabilità, molto severi. C’è una direttiva europea sulle acque, poi una sulle balneazione, che risale al 2006, e poi la soglia stabilita dalla federazione internazionale di nuoto”.