“È la questione cruciale”. Così Giuseppe Conte, leader del M5S, parlando del Patto di Stabilità. Conte poi spiega: “Un patto che Francia e Germania ci hanno rifilato senza che Meloni abbia avuto il coraggio di combattere una battaglia vera. Del resto lei stessa ha ammesso che questo non è il Patto che avrebbe voluto, salvo poi dire che a condizioni date è soddisfatta. Ma di cosa è soddisfatta? Della manovra correttiva che dovrà fare nel 2024? Chiaramente dopo che gli italiani avranno votato alle Europee? Dei 12 miliardi di tagli che dovremo fare ogni anno? Se consideriamo solo il finanziamento del taglio del cuneo fiscale e dell’Irpef arriviamo a una manovra correttiva per il solo 2024 che si aggira intorno a 30 miliardi”. Nell’intervista a La Stampa aggiunge sul Mes che “rischia di essere uno strumento di distrazione a cui ci siamo sempre dichiarati contrari in quanto meccanismo obsoleto”. E ancora: “Il nostro voto è coerente rispetto agli obiettivi dichiarati in Parlamento e mai raggiunti da Meloni: serviva una nuova logica complessiva, che comprendesse anche una revisione profonda del Patto di stabilità. Non c’è stato nulla di tutto questo. La premier, invece di tentare di chiamarci in causa mentendo, cosa di cui risponderà davanti al giurì d’onore della Camera, dovrebbe scusarsi con gli italiani per aver contribuito a introdurre il Mes con un disegno di legge quando era al governo con Berlusconi nel 2011”.