Dopo aver definito una “scelta folle” il no al Mes, Romano Prodi parla così del Patto di Stabilità: “Un compromesso, soprattutto per l’Italia. In assoluto, diciamo che se le regole di prima erano stupide queste non sono intelligentissime, che comunque è un passo avanti”. Nell’intervista a Repubblica spiega: “Per tutti i Paesi aumentano i tempi e la flessibilità per fare i conti col proprio debito pubblico, e di questo ne trarrà vantaggio anche l’Italia. Che di fatto non ha contribuito alla stesura dell’accordo e si è semplicemente accodata alla posizione della Francia, che ha una situazione simile ma meno grave, per arrivare all’accordo. Detto questo anche con la maggior flessibilità di adesso, all’Italia servirà un altro tipo di manovra per rientrare nei parametri”. Sul fatto che la linea l’abbiano dettata ancora una volta Francia e Germania, Prodi sottolinea: “Diciamo che l’Italia ha lavorato con avvocati altrui. Solo che l’Italia aveva sempre esercitato il ruolo di mediatore, ora invece in questa ultima trattativa questo ruolo lo ha esercitato la Spagna. Non esattamente un successo diplomatico”.