I prezzi del petrolio Brent sono saliti vicino ai massimi di sei mesi, a 91 dollari al barile, “perché il mercato sta valutando una domanda solida e i rischi geopolitici dell’offerta, che insieme hanno rafforzato il posizionamento e la valutazione”, si legge in una nota di Goldman Sachs.
“Il Brent rimane sotto i 100 dollari al barile nel nostro scenario di base perché ipotizziamo 1) una domanda già solida, 2) nessun ulteriore colpo geopolitico all’offerta e 3) che l’elevata capacità di riserva porterà l’Opec+ ad aumentare la produzione nel 3° trimestre”, sottolinea la banca d’affari americana. “Gli impedimenti geopolitici alla capacità/desiderio dell’Opec di utilizzare la capacità di riserva potrebbero far schizzare il Brent al di sopra dei 100 dollari”.