I prezzi del petrolio calano di circa l’1%, col Wti scambiato a 76,7 e il Brent a 81,6 dollari al barile, per l’aumento inaspettato delle scorte di greggio statunitense. I dati del governo Usa hanno rivelato un aumento di 1,234 milioni di barili la scorsa settimana, invece di un calo previsto di 0,217 milioni di barili. Inoltre, l’attività manifatturiera cinese si è contratta per il quarto mese consecutivo a gennaio, il che implica un indebolimento della domanda da parte del principale importatore mondiale di greggio.