“Il successo del Piano Mattei dipenderà anche e soprattutto dallo sforzo che l’intero sistema Italia in tutte le sue articolazioni sarà capace di produrre”, ha ricordato la premier. Inoltre, “dal tessuto produttivo, ovviamente, possono arrivare idee, ma soprattutto soluzioni ai problemi concreti perché non c’è nessuno più concreto di chi fa impresa e ogni giorno è chiamato a organizzare il proprio lavoro, programmare gli investimenti per il futuro”. Il piano Mattei, ha sottolineato la Meloni, “non è altro che questo, un piano concreto fatto di progetti realizzabili, sostenibili da attuare secondo un cronoprogramma ben delineato stabilito. Di tutto c’era bisogno tranne che dell’ennesimo lungo elenco di buoni propositi o di un nuovo grande libro dei sogni, magari da dimenticare in qualche cassetto dopo averlo scritto e magari averlo presentato”. Con questo spirito e con questo approccio “abbiamo lavorato in questi mesi per porre le basi del piano, per avviare i progetti pilota nelle prime nove nazioni con le quali abbiamo scelto di avviare questa collaborazione”.