“Più Europa ma meno burocrazia, un piano industriale comune per competere sull’innovazione e infine un’alleanza strategica con l’Africa. Sono le ricette per creare un terzo polo che possa portare equilibrio nella geopolitica mondiale in stallo a causa del bipolarismo Usa-Cina”. Così Stefano Simontacchi, socio di BonelliErede, uno dei maggiori esperti in Italia di politica economica e fiscale. In una intervista a Il Corriere della Sera aggiunge: “Cina e Usa si contendono l’economia del futuro dove l’Africa avrà un ruolo fondamentale. Lo fanno con una capacità di programmazione pluriennale, visioni sistemiche e investimenti strategici fuori scala per l’Europa. Non solo in termini quantitativi — gli investimenti in AI negli Stati Uniti sono 50 volte quelli dell’Europa — ma soprattutto temporali. Le amministrazioni Obama, Trump, Biden sono anni che investono sull’innovazione”. E ancora: “Credo che a livello europeo sia davvero necessario un cambio di passo: meno burocrazia e un salto in avanti nell’integrazione dei Paesi membri con debito e difesa comune, unità fiscale, politica industriale armonizzata. I temi su cui lavorare sono un piano industriale ambizioso che favorisca investimenti in ricerca e sviluppo anche partendo da una rivoluzione del sistema educativo oltre che universitario, l’incentivo all’iniezione di capitali privati nell’economia reale agevolando il mercato dei capitali, del venture capital e del private equity, la risorsa che può compensare le difficoltà di bilancio, e la creazione di un asse strategico con l’Africa”.