Pmi, Freni: Incoraggiate a quotarsi in Borsa, in arrivo una rivoluzione

Per il sottosegretario del ministero per l’Economia, Federico Freni, la riforma del Tuf rappresenta “una vera rivoluzione per le Pmi”. Lo dice in un’intervista a Il Sole 24 Ore dove evidenzia come le società neo quotate o le Pmi già quotate potranno scegliere quali regole di governance adottare: Potranno derogare al voto di lista e votare ogni singolo amministratore in assemblea. “Il mercato finanziario è un ecosistema dove tutti gli attori hanno piena ed eguale legittimità. Ecco perché questa riforma nasce dal lavoro di analisi e di studio di una Commissione composta da accademici, esperti e rappresentanti delle Autorità di vigilanza: una trasversalità che trae ispirazione dalla partecipazione collettiva che caratterizza il mercato finanziario e che è la migliore garanzia per la messa a punto delle regole sulla competitività del mercato dei capitali e del diritto societario nazionale”. Freni poi spiega al quotidiano di Confindustria come si traduce questo spirito nelle nuove regole del Tuf: “Il decreto legislativo approvato mercoledì è solo il primo tassello di un progetto più ampio. A questo provvedimento ne seguiranno altri, focalizzati su sanzioni e reati, e il tutto confluirà infine nel nuovo Codice dei mercati finanziari. Le novità sono numerose, dalla disciplina del risparmio gestito ai mercati, dagli emittenti alla governance societaria. L’obiettivo è duplice. Da una parte fornire a tutti gli attori del mercato, nessuno escluso, un ecosistema più flessibile ed agile. Dall’altra dare alle imprese la possibilità di guardare al capitale di rischio non come a un peso di compliance, ma come a un’opportunità di crescita”. E ancora: “Il nuovo statuto delle neoquotate è uno degli elementi più qualificanti della riforma. Una vera rivoluzione. Per tutti gli emittenti che decidono di quotarsi e per le Pmi già quotate che aderiranno (queste devono passare per una votazione a maggioranza rafforzata in assemblea, ndr) si introduce una disciplina di governance più flessibile con lo scopo di valorizzare l’autonomia statutaria. Di fatto si fornisce agli emittenti un menù di opzioni in materia di governo societario per consentirgli di individuare la soluzione più adeguata alle proprie esigenze”.