“Il tema della qualità della spesa è decisivo e fondamentale rispetto alla grande mole del debito pubblico contratto” per il Pnrr. Lo ha detto il ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione, Sud e Pnrr, Raffaele Fitto, a Napoli, dove si trova per partecipare al convegno ‘Agenda Sud 2030’ organizzato dalla Fondazione Merita. “Spesso nel dibattito pubblico – ha aggiunto – si omette o si dimentica” che “il Pnrr e il Pnc non sono dei regali che ci sono stati donati e che noi dobbiamo spendere, ma sono dei programmi che hanno due caratteristiche. La prima è che ci hanno visto assegnare delle risorse in base a dati economici post Covid drammatici, i peggiori in Europa”, e la seconda, “è che all’epoca l’Italia ha preso il 100% della sua quota a debito. Nella composizione del Pnrr, quindi, l’Italia ha 122 miliardi di euro a debito, 68 – diventati in sede di revisione 71 – a fondo perduto, 30 miliardi di fondo complementare sempre a debito. Quindi nei 220 miliardi di euro di Pnrr e Pnc, oltre 150 sono a debito”.