Pnrr, Foti: Spostare scande irrealistico, a fine anno rendicontati 145-150 mld euro

A dieci mesi dalla rendicontazione finale del Pnrr, l’Italia avrà speso circa 160 miliardi di euro, 30 meno del previsto. Ma, dice il ministro per gli Affari europei Tommaso Foti, “il Pnrr non è un piano di spesa, ma di obiettivi. I pagamenti sono legati al raggiungimento di riforme e target. Entro fine di quest’anno avremo rendicontato circa 145-150 miliardi di euro, e restano da computare anche 22 miliardi destinati alle facility che dispiegano i loro effetti dopo il 2026. Si tratta di strumenti finanziari finalizzati a obiettivi precisi, come gli studentati o le risorse per il piano idrico. Progetti complessi che, a volte, non vedranno i lavori conclusi entro giugno solo perché c’è materialmente bisogno di più tempo”. Nell’intervista a La Stampa poi spiega che il punto non è spostare la scadenza: “Non è questo il tema. Spostare la scadenza del Pnrr è irrealistico: servirebbe l’unanimità in Ue per modificare tre regolamenti, e alcuni Stati non sono d’accordo”. Poi il nodo se l’Italia chiederà di reindirizzare dei fondi – anche della coesione – verso la Difesa: “Di fondi del Pnrr o della Coesione per la Difesa non ne è stanziato nessuno, se intendiamo l’acquisto di armi. I bandi sull’innovazione tecnologica, invece, hanno funzioni multiple: partecipano le aziende che intendono rinnovarsi, comprese quelle legate al settore. Il resto sono invenzioni di chi vuole far notizia”.