“Abbiamo fatto un miracolo con Sure e soprattutto con Next Generation EU, stabilendo il precedente che si può fare debito comune, ma se non fai passi ulteriori rischia di essere archiviato male, nel senso che tra qualche anno ne verranno ricordate piuttosto le fatiche, le complicazioni. Emettere debito comune per 800 miliardi senza dedicare un euro a progetti comuni è stata un’occasione persa. Tutti questi soldi sono stati dati in base a un algoritmo ai vari Paesi, mentre è chiaro che i finanziamenti comuni europei dovrebbero innanzitutto andare a progetti comuni”. Lo rivela il commissario all’Economia Paolo Gentiloni in una intervista contenuta nel libro di Paolo Valentino ‘Nelle vene di Bruxelles. Storie e segreti della capitale d’Europa’. Come riporta il Corriere della Sera, Gentiloni poi aggiunge: “in generale la casa comune europea è da un lato una meravigliosa costruzione, un vero miracolo, dall’altro una gigantesca incompiuta, rimasta tale negli ultimi anni, nonostante la Commissione attuale sia riuscita a fare delle cose importanti, anzi in alcuni casi rivoluzionarie. Siamo passati dalla demonizzazione all’invocazione dell’Unione europea: prima era ‘il nemico’ e adesso è ‘l’assente’”. Gentiloni poi spiega che la Next Generation EU deve essere ripetuta: “Non abbiamo altra scelta che fare debito comune per finanziare beni comuni europei. Il che non significa prolungare l’attuale Next Generation EU, ma usare lo stesso metodo. Anche questo però se non si accompagna a passi concreti verso un tesoro comune europeo, rischia di rivelarsi un’incompiuta”.