“Viviamo una fase nuova nella quale domina l’idea che la forza è tutto e tutto decide. Un’idea che si accompagna al disprezzo per il diritto. Abbiamo tanto lamentato l’autoritarismo russo e cinese, ma ci stiamo mettendo su una china pericolosa. Proprio in questi giorni ricorrono gli 80 anni dalla Carta dell’Onu e dobbiamo “celebrare” amaramente questo anniversario: il sogno che prese corpo nel primo dopoguerra, purtroppo è finito”. Così Romano Prodi, ex premier e uno dei ‘padri’ dell’Europa. In un colloquio con La Stampa spiega: “Si va verso una nuova divisione del mondo. Non vorrei fare il dottor Stranamore, ma sono convinto che gli ultimi avvenimenti abbiano saldato un rapporto per il quale Putin ha mani libere sull’Ucraina e Trump, in accordo con Israele, in Medio Oriente. Andiamo verso un equilibrio di autoritarismi che potrà dare anche una stabilità al mondo. Ma sarà una stabilità terribile perché tiene conto solo di chi ha il potere e non dei popoli”.