“Non siamo filogovernativi, ma ogni giorno lavoriamo per dare risposte alle imprese agricole”. Lo dice il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, in una intervista a La Stampa. Che aggiunge: “Noi siamo una forza di rappresentanza e lavoriamo ogni giorno per dare risposte alle imprese agricole. La cultura di governo è nel nostro dna, ben diversa dall’essere filogovernativi. Abbiamo proposto la legge contro il cibo da laboratorio raccogliendo 2 milioni di firme. Con i governi Renzi, Conte e Draghi abbiamo ottenuto l’azzeramento delle tasse e anche l’etichetta obbligatoria dell’origine su latte, pasta, riso e tanti prodotti con governi di ogni colore. A qualcuno le nostre idee danno fastidio, ma noi andiamo avanti con orgoglio”. Poi Prandini brinda alla decisione della Ue sui fitofarmaci: “È una risposta a mesi di nostre lotte e al nostro incontro con la presidente Von der Leyen dopo la manifestazione a Bruxelles dei giorni scorsi”. La protesta degli agricoltori non coinvolge solo Bruxelles e l’esecutivo ma anche le organizzazioni di settore: “Siamo la più grande organizzazione agricola nella Ue ed abbiamo il dovere di trasformare le proteste in proposte concrete – risponde Prandini -. Alla Coldiretti interessa dare risposte alle imprese agricole come abbiamo fatto sulla carne sintetica, sugli accordi di libero scambio dal Ceta al Mercosur, sulle pratiche sleali. Sono alcune delle principali preoccupazioni della protesta ma anche alcune della nostre storiche battaglie che spesso abbiamo combattuto da soli. Siamo stati i primi a protestare contro le politiche ambientali folli dell’ex commissario Timmermans e in Europa abbiamo chiesto di fermare le importazioni di cibi extracomunitari nel rispetto del principio di reciprocità”.