Nel 2022 le domanda italiane di brevetti con tecnologie green aumentano invece del 23% rispetto al 2021; il 29% di queste domande fa riferimento a quelle per la gestione e il trattamento dei rifiuti, cresciute del 22% l’anno scorso. E’ quanto emerge dall’analisi effettuata da Unioncamere e Dintec che ha analizzato le domande di brevetto pubblicate dall’Epo (European Patent Office): complessivamente, l’anno scorso sono state 4.773, 218 in più di quelle del 2021, con una crescita del 5%. Dal 2016 l’aumento delle domande italiane di brevetto europeo è risultato pressoché continuo, con una variazione del 33% tra il 2015 e il 2022, quando il nostro Paese ha raggiunto il miglior risultato del decennio, mantenendo così la quinta posizione per capacità inventiva nell’Epo tra i paesi Ue e l’undicesima tra tutti i paesi del mondo. “L’Italia sta facendo bene sul fronte dell’innovazione. Probabilmente anche per effetto delle misure previste dal Pnrr, le nostre imprese stanno accelerando”, sottolinea il presidente di Unioncamere, Andrea Prete. “Il dinamismo dimostrato da Milano negli anni, del resto, conferma la bontà della scelta di assegnare alla città la sede del Tribunale dei brevetti europeo. È un giusto riconoscimento alla capacità di tutte le aziende e i centri di ricerca del territorio”.
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