Il Marocco fornirà idrogeno verde alla Germania, considerandolo un “pioniere in Africa nell’energia verde”. Lo rende noto il sito di notizie tedesco Tagesschau che ha dedicato un servizio video, in onda sul primo canale televisivo pubblico tedesco ARD, agli sforzi compiuti dal Marocco nel campo delle energie rinnovabili. Il Regno nordafricano si pone infatti al settimo posto nella graduatoria del 2023 relativa alla protezione del clima, appena dietro a Danimarca e Svezia.
Attualmente, il Marocco ricava il 20% della sua energia da fonti rinnovabili come solare, eolico e idrico. L’ambizioso progetto di energia verde del Paese mira ad aumentare la quota di energia rinnovabile nel suo consumo di elettricità al 52% entro il 2030 e all’80% entro il 2050. Un obiettivo raggiungibile “grazie al notevole potenziale solare del Paese”, come sostiene l’analista di materie energetiche Rahal Lagnaoui.
La partnership strategica tra Marocco e Germania, spiega il sito, li ha portati a firmare una dichiarazione congiunta sullo sviluppo dell’idrogeno verde nel 2020, denominata Power-to-X, che mira a promuovere le energie rinnovabili. Secondo Taggeschau, il Marocco dovrebbe diventare il primo produttore di idrogeno verde in Africa entro il 2025 grazie anche al sostegno fornito dai tedeschi: la KfW German Development Bank sta finanziando la costruzione di un impianto di produzione di idrogeno verde per un importo di 300 milioni di euro. “L’idea non è quella di fare del Marocco la futura ‘Hydrogen Russia’, ma un attore importante con il quale possiamo produrre idrogeno verde ad alto valore aggiunto e basso costo, in modo competitivo e a breve termine“, afferma Samir Rachidi, vice capo della Istituto Nazionale di Ricerca per l’Energia Solare e le Nuove Energie (IRESEN).
L’alleanza tedesco-marocchina consentirà al Marocco di accelerare la propria transizione energetica e ridurre così la sua dipendenza dai combustibili fossili e l’importazione di energia fossile. Da parte sua, la Germania potrà ottenere una parte di questa produzione di idrogeno verde, che può essere utilizzata in varie applicazioni come la mobilità, l’industria e la generazione di energia.
Tuttavia, ricordano gli esperti, ci sono molte sfide, a cominciare dalla scarsità d’acqua e dalla siccità del Regno marocchino. A tal fine, “l’idea è infatti quella di utilizzare esclusivamente acqua di mare desalinizzata per produrre idrogeno”, spiega Rachidi. Poiché il Marocco e la Germania mirano a una situazione vantaggiosa per tutti, la banca KfW sta attualmente investendo circa 700 milioni di euro nel settore idrico marocchino.