Il rapido sviluppo del settore fotovoltaico in Europa ha generato 865.000 posti di lavoro nel 2024, di cui 62.000 in Romania, che si colloca al sesto posto tra i paesi dell’Unione Europea per occupazione nel campo dell’energia solare, secondo un rapporto di Solar Power Europe. Lo riporta Ice Bucarest. Anche se nel 2025 il ritmo delle nuove installazioni è rallentato e si prevede una riduzione del 5% dei posti di lavoro a livello europeo, le prospettive per la Romania restano favorevoli: entro il 2029 il numero di occupati potrebbe salire a circa 90.000 nello scenario medio o oltre 100.000 in quello ottimistico, pari al 10% della forza lavoro solare dell’UE. La posizione di rilievo della Romania si spiega con i costi di manodopera più bassi nel settore delle costruzioni e con moltiplicatori occupazionali elevati, che fanno sì che ogni posto diretto nel fotovoltaico ne generi altri indiretti. Circa il 77% degli addetti romeni lavora nel segmento delle installazioni su tetto, una delle percentuali più alte d’Europa.
Nel complesso, il mercato fotovoltaico europeo attraversa una fase di transizione: la crescita rallenta, la produzione interna è sotto pressione e la concorrenza globale aumenta. Dopo un decennio di espansione, il 2025 segnerà la prima lieve contrazione del mercato, con le nuove installazioni in calo da 65,1 GW a 64,2 GW. Entro il 2029 Germania, Italia, Spagna e Polonia resteranno i principali mercati, mentre la Romania è destinata a salire al quinto posto, grazie all’espansione del mercato interno e all’aumento della domanda di energie rinnovabili.