Il responsabile dell’Azione per il clima del governo di Barcellona, David Mascort, dice che “Le navi non risolveranno il nostro problema della siccità, saranno solo una soluzione per fornire acqua alle infrastrutture critiche in casi estremi”. In un colloquio con Repubblica Mascort sottolinea che l’unica strada da percorrere con fermezza è quella di “investimenti necessari entro il 2030 per avere abbastanza acqua per affrontare la siccità strutturale e smettere di dipendere dalla pioggia”. Dopo un’altro periodo di caldo anomalo, il governo catalano ha annunciato che da oggi partirà la fase 1 del piano di emergenza idrica: sarà chiesto ai residenti di ridurre l’uso di acqua del 5% e agli agricoltori fino all’80%. E se la fase 1 non dovesse dare risultati concreti, si passerà a fasi più radsicali con abbassamento della pressione dei rubinetti e soglie che scenderanno a 180 litri pro capite e poi a 160 litri. Dice ancora Mascort: “Non abbiamo mai dovuto affrontare una siccità così lunga. Va affrontata come la pandemia. Dobbiamo smettere di pensare che l’acqua sia una risorsa infinita e iniziare a pensare a come riciclare ogni goccia all’infinito”.