Per affrontare il problema della siccità, il ministro per le Politiche agricole, Stefano Patuanelli, propone di lavorare sul doppio binario dello stato di emergenza e dello stato di calamità per giungere alla migliore gestione della risorsa acqua. In una intervista a Il Sole 24 Ore, Patuanelli ha detto: “Stiamo lavorando a un coordinamento per agevolare l’adozione dello stato di emergenza, misura che va oltre l’agricoltura e coinvolge anche altre attività economiche oltre che la popolazione. Cosa diversa è invece lo stato di calamità che viene decretato in agricoltura e prevede forme di ristoro solo per le aziende che abbiano subito danni superiori al 30% del valore della produzione. Con le regioni in particolare stiamo lavorando per individuare le priorità nell’utilizzo della risorsa idrica tra uso civile, zootecnia e necessità di irrigazione”. Il ministro ha poi aggiunto: “È un dato di fatto che al momento nessuna regione ha ancora formalizzato lo stato di emergenza. È necessaria, infatti, la formalizzazione di una richiesta motivata e la definizione puntuale delle attività da affidare alla Protezione civile, tutto questo è in atto. Ma detto questo non vedo contrapposizioni. Stiamo remando tutti nella stessa direzione. E comunque ritengo che tanto nella gestione dell’emergenza quanto dello stato di calamità sarà importante una sintesi e un coordinamento a livello centrale”.