La direttiva rivista garantirà anche un’azione precoce, con roadmap di qualità dell’aria che devono essere preparate prima del 2030 se si verifica il rischio che i nuovi standard non saranno raggiunti entro tale data. Gli standard di qualità dell’aria saranno rivisti regolarmente in linea con le ultime prove scientifiche per valutare se continuano ad essere appropriati. Infine, la nuova direttiva garantisce un accesso equo ed equo alla giustizia: gli Stati membri devono garantire che i cittadini abbiano il diritto di rivendicare e ottenere un risarcimento quando la loro salute è stata danneggiata a causa di una violazione delle regole di qualità dell’aria stabilita nella direttiva.
Il testo sarà pubblicato sulla rivista ufficiale dell’Ue ed entrerà in vigore dopo 20 giorni. Gli Stati membri avranno poi due anni per trasporre la direttiva nella legge nazionale. Entro il 2030, la Commissione europea esaminerà gli standard di qualità dell’aria e successivamente ogni cinque anni, in linea con le ultime prove scientifiche.