“C’è un elemento chiave, imprescindibile: la sostenibilità deve coniugarsi con una maggiore competitività dell’industria, con una spinta all’innovazione tecnologica e alla ricerca. Se deve limitarsi ad un approccio burocratico, ideologico e regolatorio, a certificazioni fini a se stesse, allora è una strada da non perseguire, che condanna l’Europa a perdere terreno nei confronti degli altri continenti, Usa e Cina in testa”. Così Giovanni Baroni, presidente della Piccola Industria di Confindustria. In una intervista a Il Sole 24 Ore spiega: “Un approccio competitivo alla sostenibilità non è un’esigenza solo dell’Italia, è condivisa anche dagli altri paesi industrializzati della Ue. Dall’industria, con l’innovazione tecnologica e la ricerca, possono arrivare soluzioni alla transizione green e digitale, crescita, sviluppo sociale e progresso civile. E quindi va messa al centro nella costruzione del futuro dell’Europa”. La conclusione di Baroni è questa: “Occorre una politica industriale che renda le transizioni green e digitale un fattore di competitività. E per farlo servono molte risorse: ribadisco ancora una volta la necessità di un fondo comune europeo finanziato anche a debito dagli Stati membri per sostenere questi passaggi cruciali e che affianchi le imprese in questo passaggio”.