Spagna, Chiaroni (Energy&Strategy): L’Italia ha reti più solide

“Come tutte le reti, ovviamente, anche noi abbiamo qualche punto debole”. Lo dice Davide Chiaroni, cofondatore di Energy&Strategy group Politecnico di Milano. “Del resto, vista la grande complessità di questi sistemi, una rete sicura in assoluto non esiste”, aggiunge in un’intervista a La Stampa sui risvolti del blackout che ha paralizzato la Spagna e il Portogallo”. E ancora: “Abbiamo almeno tre caratteristiche che rendono il nostro sistema certamente più sicuro”, sottolinea Chiaroni. “La prima è che la nostra rete è maggiormente interconnessa con l’estero, visto che abbiamo collegamenti con Francia, Svizzera e i Balcani; mentre la Spagna ha un solo collegamento con la Francia. Poi, in virtù delle scelte fatte nel tempo, abbiamo un equilibrio migliore tra la componente di generazione e quella di stoccaggio, per cui da noi è più difficile che un brusco calo della generazione crei poi un problema alla rete”. Terza questione, le rinnovabili: “Mentre la Spagna ha una quota di produzione di questo tipo che ormai sta stabilmente sopra il 60-70% e in certi giorni arriva a coprire anche il 100%, noi stiamo tra il 40 ed il 50%. Si poteva certamente di fare di più, ma l’aver affrontato la questione un po’ “da italiani” alla fine ci ha consentito di preparare in maniera più efficace le infrastrutture e i sistemi di accumulo. Per cui, alla fine, abbiamo una struttura della produzione molto più distribuita e anche per come è segmentata la rete, un blackout delle dimensioni di quello spagnolo su scala nazionale è abbastanza improbabile”.