“ll quadro delle attività appena descritte e le altre poste in essere dalle autorità locali e nazionali non hanno evitato un giudizio negativo arrivato con la sentenza Cedu dello scorso 30 gennaio. Secondo la Corte europea, la mancanza di organicità nell’azione delle autorità preposte, la lentezza e la parzialità di alcuni interventi sono elementi che lasciano supporre che le autorità italiane non abbiano agito con la diligenza richiesta dalla gravità della situazione e non abbiano dimostrato di aver fatto tutto ciò che poteva essere richiesto per proteggere le vite dei ricorrenti”. Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, audito in Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari, nell’ambito del filone d’inchiesta riguardante il sistema di smaltimento dei rifiuti nella Regione Campania, con particolare riguardo alla cosiddetta Terra dei fuochi. Il governo italiano ha “in corso di valutazione con l’Avvocatura dello Stato la proponibilità di un ricorso alla Grande Camera”, aggiunge il ministro.