“La Caritas del Myanmar – KMSSS – si è immediatamente attivata per le operazioni di soccorso, in coordinamento con il Governo e altre organizzazioni, e per la verifica dei bisogni. Mentre le notizie sono ancora frammentarie e in rapida evoluzione, si temono migliaia di vittime”. Lo riporta la Caritas italiana.
“Anche Tailandia e Cina sono state colpite dall’evento sismico, si registrano crolli e panico tra la popolazione. Il Myanmar è un Paese che vive da tempo una situazione di estrema fragilità e complessità, non solo per le diseguaglianze interne e per la grande diversità di gruppi etnici che la popolano, ma soprattutto per la situazione politica. Dopo il colpo di stato del febbraio del 2021, infatti, il Paese è governato da una giunta militare ed il conflitto interno, anche armato, è vivo e aspro. Tutti gli operatori e le operatrici di KMSS sono al sicuro, ma alcune delle case dove vivono, nella diocesi di Mandalay, sono crollate. Le telecomunicazioni sono limitate. Il direttore della diocesi di Mandalay ha riferito che molte persone nella città sono ancora disperse. È impossibile contattare i propri familiari a causa dell’interruzione delle comunicazioni. Gli uffici nazionali di KMSS hanno attivato l’apposito team per la valutazione rapida dei bisogni. L’ufficio nazionale KMSS continua a monitorare la situazione e a raccogliere informazioni sull’impatto”, spiega Caritas.
“Caritas Italiana – assicura don Marco Pagniello – è in contatto con Caritas Internationalis e segue con attenzione gli sviluppi e l’evolvere dell’emergenza. Esprimiamo tutta la nostra vicinanza alla popolazione del Myanmar e alla Chiesa locale, così duramente colpite da questa nuova tragedia”.