“Le nostre transazioni digitale e verde richiedono materie prime e terre rare per i chip e le batterie, la richiesta raddoppierà entro il 2030 e la nostra domanda annuale crescerà del 40% tra il 2020 e il 2025”. La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha così tracciato la questione della richiesta di materie prime nell’Unione europea al Bled Strategic Forum, mettendo in chiaro le due facce della stessa medaglia: “La buona notizia è che il Green Deal cresce progressivamente. La cattiva notizia è che c’è un Paese che domina il mercato, ovvero la Cina”. La leader della Commissione ha avvertito che “bisogna evitare di cadere nella stessa dipendenza del gas e del petrolio, non possiamo sostituire vecchie dipendenze con nuove” ed è per questo che “dobbiamo diversificare le forniture e affidarci a partner affidabili”. A questo proposito la presidente von der Leyen ha anticipato che fra due settimane viaggerà in Canada, per dimostrare che “il potere della democrazia dipende dalle forti basi con i partner dell’economia di domani”.