Trasporti, Grecia mantiene leadership nel settore delle spedizioni marittime

Secondo il rapporto Unctad Review of Maritime Transport, sebbene la flotta di proprietà greca sia al secondo posto nel mondo per numero di navi (5.124 – a gennaio 2025), in termini di stazza ha superato le flotte di Cina e Giappone, che seguono rispettivamente al secondo e terzo posto. Questo quadro conferma il ruolo strategico della navigazione greca nella catena di trasporto globale, poiché gli armatori greci continuano a investire sistematicamente in navi moderne ed efficienti dal punto di vista energetico, in un periodo di intensa incertezza geopolitica ed economica. Lo riporta Naftemporiki.

L’Unctad ha registrato che il tonnellaggio totale della flotta di proprietà greca ammonta a 397,6 milioni di tonnellate di portata lorda (16,4% del tonnellaggio globale), molto indietro rispetto alla seconda flotta più grande, quella cinese (347,2 milioni di tonnellate di portata lorda), e alla terza flotta più grande, quella giapponese (240,6 milioni di tonnellate di portata lorda). Rispetto all’anno precedente, i dati hanno mostrato che la Grecia ha mantenuto il suo primato, distanziando i suoi principali concorrenti.

Dopo Cina e Giappone, nella top ten seguono paesi come Singapore (153,4 milioni di tonnellate di portata lorda), Hong Kong (139,5 milioni di tonnellate di portata lorda), Corea del Sud (98,5 milioni di tonnellate di portata lorda) e Germania (71,5 milioni di tonnellate di portata lorda), mentre si registra un aumento negli Emirati Arabi Uniti (57,4 milioni di tonnellate di portata lorda), che stanno cercando di affermarsi come hub marittimo in Medio Oriente. Al 1° gennaio 2025, la flotta mondiale contava 112.500 navi, con una capacità di carico totale di 2,44 miliardi di tonnellate di portata lorda, in aumento del 3,4% rispetto all’anno precedente.

I dati dell’Unctad hanno anche mostrato che l’8% della flotta già in servizio e il 53% della flotta in costruzione sono alimentati da combustibili alternativi, un elemento che dimostra la graduale transizione verso un trasporto marittimo più ecologico.