Trasporti, Perotti (Sanlorenzo): Yacht sempre più verdi, made in Italy pioniere

“Non ci sono nubi all’orizzonte, in modo particolare per aziende come Sanlorenzo che hanno la preponderanza del loro business con yacht sopra dei 24 metri. Per l’industria che costruisce barche più piccole le cose vanno diversamente, i segnali di rallentamento sono evidenti”. Così Massimo Perotti presidente e ceo di Sanlorenzo. In una intervista a Il Corriere Economia aggiunge: “Il numero dei super ricchi è in espansione, cresce di 24 mila unità l’anno. Nel mondo si producono ogni anno circa 1200 yacht oltre i 27-28 metri (la regola ufficiale indica 24 metri ma di fatto le lunghezze sono superiori) e quindi copriamo il 5% del delta dei nuovi ricchi che entrano sul mercato. Il nostro mercato è insomma enormemente più grande della nostra capacità produttiva. E questo vale per noi come per altri settori del lusso”. Perotti parla poi di un ” possibile cambio di atteggiamento rispetto ai consumi, all’inquinamento. Se io non ho dubbi che un armatore di 50-60 anni da qui ai prossimi dieci anni non farà particolarmente caso a questo tema, so che un ragazzo di 25-30 anni che fra dieci sarà un potenziale cliente è molto più sensibile a ciò che è il climate change, al modo di vivere e di porsi rispetto all’ambiente. I ragazzi di oggi hanno molto meno il senso della proprietà e molto più dell’affitto, del possesso temporaneo, vanno negli hotel e non comprano case, vanno in giro con la macchina in affitto o la metro e non comprano l’auto. Allora, su un timing di 5-10 anni potrebbe esserci un cambio di approccio e per questo è fondamentale oggi, con anni di anticipo con quello che sarà il momento della distribuzione su vasta scala del metanolo e dell’idrogeno, mandare un messaggio forte al mercato: Sanlorenzo — e poi verranno altri —, o comunque una parte del settore già pensa a come affrontare il problema”.