Trasporti, Rosso (Confartigianato): Comparto in ginocchio, la politica faccia qualcosa

Giovanni Rosso, presidente Autotrasporto di Confartigianato Imprese Piemonte, lancia l’allarme: senza un cambio di rotta, il settore “non sarà più in grado di soddisfare la domanda di trasporto merci entro il prossimo decennio”. In un colloquio con la Stampa sulla situazione delicata che attende l’autotrasporto, caricato dall’aumento del gasolio, aggiunge: “A rischiare la stangata saranno 3,3 milioni di veicoli su un parco complessivo di 4 milioni di mezzi: circa 3 milioni non hanno una massa di 7,5 tonnellate, mentre altre 300 mila viaggiano con un motore Euro 3 o 4. In sofferenza sono i mezzi utilizzati in conto proprio da edili, impiantisti e idraulici, ma anche quelli del trasporto merci medio e leggero: autocarri tra 3, 5 e 7, 5 tonnellate, oltre ai furgoncini dei corrieri. Esclusi dal rimborso anche gli Ncc e gli autobus gran turismo”. E ancora: “Chiediamo alla politica maggiore attenzione per il nostro comparto che ha già vissuto una crisi generalizzata. Anziché incrementare, in maniera metodica, i pedaggi autostradali e le accise, è necessario uscire dalla contingenza e dalla rincorsa delle emergenze per tracciare un disegno complessivo per dotare il Nord Ovest di infrastrutture moderne senza le quali rischiamo di compromettere il futuro del comparto dell’autotrasporto. Occorre, inoltre, creare le premesse culturali e normative per valorizzare il ruolo dell’autotrasportatore, rendendo attraente per giovani, disoccupati e inoccupati una professione sostanzialmente disprezzata nonostante il ruolo essenziale e strategico per l’economia”.