“Chi ha fatto scelte di prezzi che non trovano corrispondenza nel mercato ha avuto e avrà più difficoltà. Oggi la questione è diventata quella di dare beni e servizi adeguati a quanto il consumatore è in grado di spendere”. Lo dice Nico Gronchi, nuovo presidente di Confesercenti. “Se ci mettiamo a misurare solo le due settimane centrali di agosto, come si faceva negli anni Ottanta, abbiamo un’ottica distorta”, spiega a Repubblica. E ancora: “Con il sondaggio commissionato a Ipsos abbiamo cercato di capire in questa fase della stagione, non ancora conclusa, cosa stava accadendo, al netto delle polemiche e degli allarmismi. E ci siamo resi conto che non c’è stato un crollo delle partenze, ma piuttosto un loro completo ridisegno”. In sintesi, “quest’anno c’è stato uno spostamento di una quota importante dei giorni di ferie a giugno e a settembre, determinato probabilmente innanzitutto dall’obiettivo di risparmiare”.