“Il secondo grande asse di sviluppo lungo il quale si sta oggi muovendo il turismo mondiale è la sostenibilità. Le imprese del turismo sono inevitabilmente legate al territorio nel quale sono inserite.
Per le piccole imprese locali questo è evidente. Ma, guardate, non è meno vero per le grandi catene internazionali o le multinazionali del turismo. Senza tutela e conservazione del paesaggio, dei beni naturali e culturali, ogni impresa è destinata ad un orizzonte di breve periodo e a margini che si riducono attraendo un tipo di turismo sempre più dequalificato”. Lo ha detto Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, nel suo intervento al TTG Travel Experience che si svolge a Rimini. “La sostenibilità, insomma – ha aggiunto – è un’occasione di innovazione, e quindi di competitività e produttività e può innescare processi trasformativi non solo dell’ambiente ma anche dell’impresa stessa, rendendola più attrattiva ed efficiente”.
Oltre un terzo dei turisti, ha ricordato Sangalli, “è disposto a pagare di più pur di usufruire – dagli hotel, ai ristoranti e agli stabilimenti balneari – di servizi turistici rispettosi dell’ambiente. Non si tratta di compiere sacrifici o scelte radicali, ma di accompagnare un cambiamento di mentalità che coinvolga imprese, destinazioni e cittadini. Grazie alla libertà di scelta delle persone può fiorire il migliore turismo”.
“Noi scegliamo la sostenibilità – ha concluso – una sostenibilità che è insieme ambientale, economica e sociale”.