Ucraina, analista Kroenig: Trump non svenderà Kiev che però dovrà cedere Donbass

Matthew Kroenig, vicepresidente e senior director dello Scowcroft Center for Strategy and Security dell’Atlantic Council, fissa in tre punti la situazione tra Russia e Ucraina. “Il primo è che Trump vuole un’intesa, lo dice da un anno, ha compreso che è più difficile di quanto si attendeva ma il suo desiderio di essere un peacemaker è reale. Il secondo: ha delegato un gruppo di persone – fra tutti spicca Steven Witkoff – per portare a termine la missione. Stanno lavorando sodo per individuare uno spazio, un qualcosa che possa portare la Russia a fare un’intesa. Infine, terzo punto: sia nel primo sia nel secondo mandato abbiamo visto Trump fare marcia indietro dinanzi a intese pessime. Non sono particolarmente preoccupato che darà il via libera a qualcosa che svenda l’Ucraina. Non vuole apparire debole”. Nell’intervista a La Stampa Kroenig poi sottolinea: “La mia ipotesi più plausibile è che non avremo presto un accordo. Putin crede di star vincendo sul campo di battaglia. Al momento non c’è una coincidenza di interessi fra quel che Putin accetterebbe e quel che Zelesky, europei e americani accetterebbero”. Alla fine “l’Ucraina dovrà cedere il controllo de facto di Donbass e Crimea. Non parlo di riconoscerle russe de jure, sarebbe un errore. Kiev potrebbe dover riconoscere che quei territori sono occupati e che non proverà militarmente a riprenderli”. In cambio del vero punto critico: “La Russia dice no alla membership ucraina nella Nato e pure a truppe Nato sul territorio di Kiev».