Ucraina, analista Mikhelidze: Putin punta a Kiev e Trump non l’ha ancora capito

“Che fossimo vicini a un accordo ce lo siamo sentiti ripetere così tante volte, in questi dieci mesi della presidenza Trump, che ormai ho perso il conto. Yermak, il capo dell’ufficio del presidente ucraino, afferma che il piano è ormai un nuovo piano extra, articolato in 19 punti, discussi con gli Stati Uniti, e che restano da definire soltanto alcuni aspetti. Sostiene, inoltre, che le preoccupazioni e gli interessi ucraini sono stati presi in considerazione. Io non mi aspetto che si arrivi al cessate il fuoco. Più ci si avvicina a soddisfare gli interessi ucraini, più aumenta la probabilità che il piano da sottoporre a Putin venga respinto”. CosìL lanalista georgiana dello Iai, Nona Mikhelidze. In un dialogo con La Stampa sottolinea: “L’atteggiamento di Mosca dipenderà dall’incontro, ancora in corso, tra rappresentanti russi (non sappiamo quali) e statunitensi ad Abu Dhabi. Ma Lavrov ha già lasciato intendere che la nuova versione dell’accordo, articolata in questi 19 punti, con ogni probabilità sarà respinta da Mosca. Dunque, uno scenario possibile è un “no” secco dei russi, come abbiamo già visto in altre occasioni da parte del Cremlino. Oppure, potrebbe accadere che, questa volta, i russi scelgano di essere più furbi e optino per un trascinamento del processo negoziale, così da evitare che Trump imponga ulteriori sanzioni. Ma ciò significherebbe comunque che l’accordo di pace non si conclude. E che la guerra è destinata a continuare. L’obiettivo per loro non è solo prendere il Donbass — che, firmando questo accordo, non riuscirebbero comunque a ottenere —, ma conquistare le trincee del Sud-est, con cui gli ucraini difendono il Paese, fiaccarli e ritrovarseli sul campo tanto indeboliti da poter puntare direttamente su Kyiv”