Ucraina, consigliere Zelensky: Con le sanzioni colpire Mosca sul petrolio

“Le sanzioni rimangono l’unico strumento, oltre al supporto militare, per frenare un dittatore sempre più sconsiderato. Il presidente Trump ci sta già fornendo armi, quindi è ragionevole aspettarsi che seguiranno anche le sanzioni, e si spera che siano devastanti. A luglio ne arriveranno di nuove dai partner europei e crediamo che le misure statunitensi seguiranno a breve. C’è un alto livello di coordinamento tra gli alleati per garantire il massimo impatto”. Così Vladyslav Vasyuk è consulente e commissario del presidente Zelensky per le politiche sanzionatorie nei confronti di Mosca. In una intervista a Il Corriere della Sera spiega anche perché bloccare le vendite di petrolio significa mettere in ginocchio l’economia russa: “Il calo dei ricavi da petrolio e gas crea difficoltà fiscali per la Russia. Nella prima metà del 2025, i ricavi russi da petrolio e gas sono stati inferiori del 17% rispetto al primo semestre del 2024. Di conseguenza, il deficit di bilancio russo nella prima metà del 2025 ha raggiunto i 3,7 trilioni di ₽rubli, ovvero 6 volte in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e il prezzo del petrolio previsto ha dovuto essere ridotto da 69,7 a 56 dollari al barile e i ricavi petroliferi previsti sono stati ridotti del 24%”.